Il Turista casuale legge: Arcigotissimo Bembo di Marco Tanzi

Il Turista casuale si è trovato molto spesso a incontrare lungo la sua strada una categoria di artisti che la critica definisce con il nome generico di pittori bembeschi: ad Antegnate nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Martinengo nella chiesa dell’Incoronata o nella chiesa di San Giacomo a Soncino, per esempio. Ma chi sono questi pittori? Vista la nuova stretta che impone di stare il più possibile a casa, in modo da proteggersi dalla nuova ondata di coronavirus, il Turista casuale ha deciso di approfondire la questione e così si è dato alla lettura di un piccolo saggio scritto da Marco Tanzi nel 2011 ed intitolato Arcigotissimo Bembo. Bonifacio in Sant’Agostino e in Duomo a Cremona.

L’Incoronazione di Maria e Gesù da parte di Dio, parte del trittico attribuito da Longhi a Bonifacio Bembo. Fonte: http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/CR230-00015/?view=autori&offset=1&hid=31756&sort=sort_int

Partendo dal titolo si presume che il volume parli dell’opera di Bonifacio, il capo della bottega dei Bembo, ed è vero, perché si analizza il suo lavoro negli importantissimi cantieri cremonesi di Sant’Agostino e della Cattedrale, ma nella premessa il discorso di Tanzi si fa più ampio, andando a identificare i vari personaggi che lavoravano con il capobottega e che hanno aiutato il linguaggio bembesco a diffondersi in molte aree della Lombardia e dell’Emilia.

Dopo secoli di oblio, nel 1928, grazie ad un saggio pubblicato sulla rivista Pinacotheca, Roberto Longhi riscopre la figura di Bonifacio Bembo, autore che si esprime secondo le metriche del gotico internazionale ed attento alle suggestioni di pittori come Gentile da Fabriano, a Brescia dal 1414 al 1419, Masolino da Panicale, a Castiglione Olona nel 1435, e Pisanello, presente in momenti diversi a Pavia, Milano e Mantova. Inoltre viene chiarita la sua posizione di capobottega nel laboratorio composto dai diversi fratelli, attivi in svariati ambiti: non solo i Bembo si adoperano nella realizzazione di polittici, ma anche nell’esecuzione di miniature di codici, di tarocchi, nella decorazione di tavolette lignee da soffitto e di cassoni matrimoniali.

Tanzi riconosce, oltre alla figura di Bonifacio, attento osservatore delle innovazioni artistiche milanesi e veneziane, quella di Benedetto, che invece studia quanto avviene alla corte ferrarese di Lionello d’Este, che vede la presenza di Rogier Van der Weyden e Donatello. Benedetto, per rimarcare le sue differenze stilistiche dal fratello, prenderà la decisione di trasferirsi a Brescia, città che aveva visto la presenza del padre Giovanni e del fratello maggiore Andrea. Benedetto è l’autore del polittico di Torrechiara, oggi al Castello Sforzesco di Milano e proveniente dal castello voluto da Pier Maria II de’ Rossi per sé e l’amante Bianca Pellegrini. Per molto tempo si è ritenuto che Benedetto fosse anche l’autore della decorazione della Camera d’Oro, dipinta fra il 1460 e il 1463, mentre nella premessa viene chiarito che l’autore è Gerolamo Bembo, fratello di Bonifacio e Benedetto, la cui mano si riconosce anche negli affreschi della rocca di Monticelli d’Ongina: Gerolamo, che ricorda la lezione dei fratelli e la fa sua, carica di espressività e monumentalità la sua opera, rendendola più moderna rispetto a quella dei suoi maestri.

Dettaglio dell’affresco della volta, Cappella Cavalcabò, chiesa di Sant’Agostino. Fonte: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/cr080-00049/

In questa sede il Turista casuale preferisce fermarsi qui: aspetta infatti tempi migliori per andare ad osservare di persona la tavola cremonese del trittico oggetto dell’Arcigotissimo e gli affreschi interessantissimi della Cappella Cavalcabò in Sant’Agostino. Possiamo nel frattempo andare a guardare l’album dedicato dal Cacciatore d’Arte, che si ringrazia per la disponibilità!

Pubblicato da Roberta Lilliu

Il Vademecum del turista casuale nasce da un' idea di Roberta Lilliu, storica dell'arte. Dopo aver concluso i suoi studi e avendo constatato che quello che la incuriosiva era ancora tantissimo, ha deciso di continuare a studiare in modo irregolare. Attualmente collabora con la Proloco di Soncino e la Terza Università della CGIL di Bergamo, ha collaborato con il Castello di Malpaga e la rivista Valle dell'Oglio Magazine