La vecchia chiesa di Sant’Andrea a Mornico al Serio

E’ arrivata finalmente una delle mie stagioni preferite, l’autunno: le giornate si accorciano, sono più fresche e il turista casuale, complice qualche sagra della castagna o qualche passeggiata non programmata, ha modo di visitare piccoli centri e di conoscere luoghi carichi di storia e di bellezza, come quello che voglio farvi conoscere oggi.

Nel precedente post avevo parlato della pieve di Pontoglio, costruita all’interno del castello medievale sorto a controllo dell’Oglio. Non vi faccio allontanare di molto: si torna in terra bergamasca e più precisamente a Mornico al Serio, piccolo centro dell’alta pianura che, insieme a Palosco, Cividate al Piano, Cortenuova e Martinengo, è stato utilizzato come ambientazione da Ermanno Olmi per il suo meraviglioso Albero degli zoccoli. All’interno il paese conserva un piccolo gioiello, la chiesa di Sant’Andrea, un tempo sorta all’interno del recinto fortificato del castello, che sorgeva a poca distanza, sul luogo dell’attuale parrocchiale, e abitato dalla famiglia dei Da Mornico, potenti Capitani Vescovili del contado di Bergamo. Il piccolo edificio è stato sottoposto fra il 1996 e il 1998 ad un importante restauro, che ha permesso di recuperarlo nel suo splendore. Chiesa molto antica, risulta già edificata nel 1059, quando viene

La vecchia chiesa di Sant’Andrea, Mornico al Serio, Bergamo

citata da tale Alperto, figlio di Andrea da Mornico, e suo figlio Andrea detto Rustico cedono alla ecclesia Sancti Andree de Murnigo un campo di tre pertiche. La chiesa, vista la vicinanza con il castello, nasce come cappella palatina; solamente nel 1337 diventa chiesa parrocchiale. Costituita da una navata unica divisa in tre campate da arconi ogivali, questa possiede un’abside squadrata risalente al X secolo, una rarità nel panorama architettonico bergamasco, unica testimonianza della primissima costruzione, poiché l’edificio, considerato insufficiente ad ospitare i fedeli, nel XV secolo viene ampliato. I lavori vengono iniziati nel 1415 e il nuovo edificio viene consacrato nel 1475. A questa ristrutturazione viene associata la campagna decorativa all’interno della chiesa, conclusasi nel 1477, data riportata all’interno di un affresco. Sulle pareti laterali è possibile osservare una serie di Vergini con Bambino e Santi, mentre nell’area  presbiteriale, di cui l’accesso è individuabile per la presenza dei personaggi dell’Antico Testamento e dei Profeti, sulla volta a botte, sono rappresentati i Dottori della Chiesa, seduti su troni e accompagnati da angeli che richiamano gli Evangelisti grazie ai loro attributi; al centro è stato dipinto un

Interno della chiesa

Cristo Pantocratore. Sulle pareti laterali, in sedici riquadri, sono narrate le Storie di sant’Andrea e sulla parete di fondo un tempo si trovava una Crocifissione (di cui sono visibili ancora pochi lacerti), ma dal 1833 si trova ricollocata una Pietà, che ha permesso di identificare l’edificio con il nuovo titolo della Madonna Addolorata. Il ciclo del presbiterio viene datato al 1470 e si differenzia da quello dell’aula orante perché quest’ultimo risulta essere di carattere più popolare. Oltre alle Madonne di cui si è detto più sopra, negli arconi dell’aula liturgica sono rappresentati alcuni santi cari alla devozione locale, come i santi Fermo e Rustico e Valeria, e altri che venivano invocati durante le pestilenze, come i santi Rocco e Defendente. Interessante la rappresentazione di san Bernardino da Siena, perché sopra la sua figura, oltre ad essere riportata la data 1477, si trova un nome, tale Maffiolo da Cazzano, che è stato ritenuto per molto tempo il pittore autore di questo ciclo. Addirittura all’inizio del XX secolo l’architetto Elia Fornoni gli attribuisce un corpus di opere, che vengono poi riprese in studi successivi. E’ solamente in anni recenti che, grazie ad una ricerca archivistica, Fabio Innocenti scopre che Maffiolo era solamente un mercante che possedeva delle terre a Mornico. La storica dell’arte Chiara Parati, analizzando il ciclo e il suo linguaggio, lo restituisce a Giovanni Marinoni, autore di cui abbiamo parlato in un altro post.

Spero di aver solleticato il vostro interesse e che seguiate il mio consiglio! Ne vale davvero la pena.

 

Bibliografia.

  • Berera, Giovanni, Oldrati, Angelo, Antica chiesa di Sant’Andrea in Mornico al Serio, collana Guida alle chiese di Bergamo, Centro Culturale Nicolò Rezzara, Litostampa Istituto Grafico, Bergamo, 2011.

Webgrafia.

  • http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=31696

Pubblicato da Roberta Lilliu

Il Vademecum del turista casuale nasce da un' idea di Roberta Lilliu, storica dell'arte. Dopo aver concluso i suoi studi e avendo constatato che quello che la incuriosiva era ancora tantissimo, ha deciso di continuare a studiare in modo irregolare. Attualmente collabora con la Proloco di Soncino e la Terza Università della CGIL di Bergamo, ha collaborato con il Castello di Malpaga e la rivista Valle dell'Oglio Magazine