L’antica chiesa di Santa Maria a Pontoglio

Torre d’ingresso del castello, Pontoglio, Brescia.

Il castello di Pontoglio è ancora oggi facilmente riconoscibile nel centro storico del paese: un tempo circondato da mura, il suo nucleo è caratterizzato da strette vie che portano ad una piccola porta dell’antica cerchia, probabilmente una via di fuga in caso di assedio, visto che scendendo gli scalini si arriva in prossimità dell’Oglio. Ho già detto in precedenza che nell’alto Medioevo il castello era una sorta di recinto fortificato con funzionalità difensive e quello di Pontoglio risale probabilmente al X secolo, periodo in cui la pianura Padana è attraversata dalle incursioni ungare. Posto su un terrazzamento sul fiume, lo controlla, e durante i secoli di conflitto fra Bergamo e Cremona e Brescia e Milano, gioca un ruolo fondamentale. E’ proprio nell’antica chiesa del paese, che un tempo si trovava all’interno delle mura, che è stata celebrata la messa di ringraziamento dei Bresciani dopo la battaglia della Malamorte del 1191. Quest’edificio, oggi un po’ nascosto dall’attuale parrocchiale settecentesca che si trova proprio accanto ad esso, è stato sottoposto ad un accurato restauro in anni recenti e se il turista casuale lavora un po’ di fantasia, può ritrovarlo, addossato alle mura sul lato nord-ovest del castello, così piccolo ma così importante, con cicli di affreschi devozionali di cui oggi rimane pochissimo.

La chiesa parrocchiale costruita nel XVIII secolo. Accanto, l’antica chiesa di Santa Maria.

La chiesa è stata fondata probabilmente fra l’VIII e il IX secolo: un documento ne testimonia l’esistenza già dal 966 e ci informa che era sottoposta alla giurisdizione della pieve della vicina Palazzolo. Dedicata alla Vergine, diventa parrocchia a partire dal 1353. Osservandola da fuori, è evidente che la nuova fabbrica va ad addossarsi alla vecchia sacrificandone in parte la facciata: non si tratta dell’unica ristrutturazione dell’edificio, che viene già rimaneggiato nel XIV secolo. L’interno, a navata unica, è stato fortemente alterato fra Settecento ed Ottocento, quando la chiesa diventa funzionale alla nuova parrocchiale e perde di importanza. Gli stucchi settecenteschi vanno ad incorniciare gli Episodi della vita della Vergine del presbiterio e sulla copertura a botte della navata, realizzati da Pietro Ricchi nella seconda metà del XVII secolo. Sempre dell’autore toscano si trovano le Scene della Passione.

Madonna del latte con i santi Francesco e Bernardino, fine XV secolo.

Sull’unica parete laterale non alterata nei restauri settecenteschi si possono ancora vedere tracce della decorazione quattrocentesca: una serie di Madonne, di cui una datata 1490, ancora impregnate di modi tardogotici ma che già cominciano ad aprirsi alle innovazioni del bresciano Vincenzo Foppa, oltre a quelle provenienti da Venezia e Padova.

Concludo consigliando la visita di questo piccolo gioiello: anche se non facilmente accessibile, se interessati contattate la parrocchia, saranno ben lieti di accogliere dei visitatori che sappiano apprezzare questo tesoro!

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia.

  • La vecchia parrocchiale di Santa Maria, in Le chiese di Pontoglio, Luciano Anelli, Enrico Maria Guzzo, Società per la storia della Chiesa a Brescia, Brescia, 1982, pp. 46-74.

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Pubblicato da Roberta Lilliu

Il Vademecum del turista casuale nasce da un' idea di Roberta Lilliu, storica dell'arte. Dopo aver concluso i suoi studi e avendo constatato che quello che la incuriosiva era ancora tantissimo, ha deciso di continuare a studiare in modo irregolare. Attualmente collabora con la Proloco di Soncino e la Terza Università della CGIL di Bergamo, ha collaborato con il Castello di Malpaga e la rivista Valle dell'Oglio Magazine