Santo Spirito in Bergamo: scrigno di tesori meravigliosi!

La chiesa di Santo Spirito a Bergamo è, secondo me, una delle chiese più belle della città: la considero una piccola pinacoteca, poiché al suo interno è possibile ammirare opere realizzate all’inizio del XVI secolo da artisti importanti come Bergognone e Lorenzo Lotto e commissionate da importanti famiglie bergamasche che risiedevano nel borgo vicino, Borgo Pignolo, il più vivace dal punto di vista commerciale e posto lungo la direttiva che collegava Bergamo a Venezia.

Ricollegandomi al post precedente, è bene ricordare che la ristrutturazione di questo edificio viene affidata a Pietro Isabello a partire dal 1510, ma la chiesa, con annesso un ospedale, esisteva già dalla prima metà del XIV secolo. Dal 1475 ai Celestini si sostituiscono i Canonici Lateranensi, veri fautori della trasformazione rinascimentale dell’edificio. La chiesa medievale era divisa in tre navate e queste verranno eliminate per preferire un’aula unica nel XVIII secolo, quando interverrà, sopraelevando la facciata e la struttura, Giovan Battista Caniana; l’Isabello, come è noto dalle fonti, sarà colui che progetterà le cappelle laterali, vincolando i Canonici Lateranensi affinché dopo la sua morte si prosegua nella costruzione delle edicole secondo il progetto stabilito, in modo che l’edificio si presenti in modo unitario.

San Giovanni Battista e santi, Andrea Previtali, 1515, Santo Spirito, Bergamo. Fonte:Di Sailko – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=43514971

Se non fosse stato per la committenza privata, forse noi non potremmo ammirare le meravigliose opere d’arte conservate all’interno della chiesa. I fratelli Giovanni e Bartolomeo Cassotti de’ Mazzoleni, citati in un documento del 1512, fanno realizzare all’Isabello la loro cappella, la terza sul lato destro della chiesa, che sarà il prototipo per tutte le altre da erigersi. Voltata a botte, è affiancata da colonne  in arenaria che reggono una trabeazione; in questo caso specifico è possibile osservare le iniziali dei committenti in un tondo posto nella parte esterna della colonna, accompagnato dallo stemma gentilizio della famiglia. Sopra l’altare un tempo era collocato il dipinto San Giovanni Battista e santi terminato nel 1515 da Andrea Previtali, ora collocato sopra l’altare della prima cappella a sinistra.

La quarta cappella a destra, commissionata dai Canonici nel 1515, è stata ceduta a Balzarino Marchetti Angelini e ai suoi fratelli. Saranno proprio loro nel 1521 a commissionare a Lorenzo Lotto la Sacra Conversazione che ancora si trova sopra l’altare.

Pala di Santo Spirito, Lorenzo Lotto, 1521, Santo Spirito, Bergamo. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santo_Spirito_(Bergamo)

La quinta cappella a destra, commissionata dai fratelli Gozzi, conserva al suo interno il polittico realizzato nel 1525 da Andrea Previtali e, nella parte superiore, da Agostino Facheris, pittore locale originario di Caversegno (oggi Capersegno, nel comune di Presezzo).

I dipinti realizzati per queste cappelle sono il risultato del nuovo gusto che andava diffondendosi fra i ceti mercantili bergamaschi, favorevoli alla dominazione veneziana della città: i pittori impegnati in queste opere infatti non sono di cultura artistica milanese, ma si sono formati sugli insegnamenti di Giovanni Bellini e Tiziano e anche in questo modo i loro committenti vogliono trasmettere le loro idee politiche più liberali.

Lo stesso non si può dire dei più conservatori Tasso: Domenico, figlio di Agostino e fratello del vescovo Luigi, commissiona al Bergognone un polittico ancora visibile all’interno della chiesa e di cui si parlerà dopo; è a mio avviso interessante ricordare che questa famiglia, arricchitasi e resasi potente grazie alla gestione del sistema postale a partire dal XV secolo, voleva realizzare all’interno della chiesa una sorta di pantheon, investendo anche molti soldi nella ristrutturazione dell’edificio. Sarà per questo motivo che verrà loro concessa la cappella maggiore, dove un tempo erano collocati i sepolcri di  Agostino Tasso e sua moglie e, di fronte, quello del figlio Luigi, ora in un locale presso la sacrestia. Sempre un membro di questa famiglia, Giacomo, fratello di Agostino, commissiona i cinquanta stalli del coro ligneo, di cui ne sopravvivono solamente diciassette. Attualmente il sepolcro di Agostino Tasso si trova nella quinta cappella a sinistra, insieme a quello del figlio Domenico e della nuora Elisabetta Rota, committente nel 1545 di una Madonna con Bambino e i santi Pietro e Paolo, realizzato da Scipione Piazza.

Polittico di Santo Spirito, Bergognone, 1507, Santo Spirito, Bergamo. Fonte: Di Sailko – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=43514977

Nella seconda cappella a sinistra si trova oggi il polittico realizzato dal Bergognone nel 1507 e che rappresenta la Discesa dello Spirito Santo. Il polittico era inizialmente collocato dietro l’altare maggiore ed era stato commissionato da Domenico Tasso. Il Bergognone, artista di chiara formazione milanese, era stato scelto, come già detto,  da una famiglia politicamente più conservatrice e meno propensa ad un linguaggio artistico più dinamico e luminoso come quello lagunare.

 

 

Pubblicato da Roberta Lilliu

Il Vademecum del turista casuale nasce da un' idea di Roberta Lilliu, storica dell'arte. Dopo aver concluso i suoi studi e avendo constatato che quello che la incuriosiva era ancora tantissimo, ha deciso di continuare a studiare in modo irregolare. Attualmente collabora con la Proloco di Soncino e la Terza Università della CGIL di Bergamo, ha collaborato con il Castello di Malpaga e la rivista Valle dell'Oglio Magazine