Una delle cose affascinanti dell’Italia è che in ogni piccolo paese anche un muro, un rudere, o una casa in decadimento ha qualcosa da raccontare, qualcosa che rende questi luoghi interessanti: il Turista casuale, nel momento in cui è nato questo blog, aveva come scopo rendere noti questi posti, concentrandosi in un’area prossima alla sua residenza. Oggi la meta scelta è Palosco, piccolo paese della provincia di Bergamo, che non sembrerebbe ma ha una storia davvero interessante da raccontarci.
Passando dalla strada che arriva dalla località Torre delle Passere, si attraversa il piccolo borgo un tempo dotato di un castrum e porte fortificate: nelle trame murarie di alcune vie cittadine si possono vedere dei contrafforti sporgenti, a ricordo di questi ingressi. A nord dell’abitato si trovava la Porta Bussaga, a sud la Porta Inferiore e ad est, probabilmente aperta in un secondo momento, si trovava la Porta Rovasio, poi indicata come Porta Colombera. Dalla Porta Bussaga si arrivava alla chiesa di San Pietro, che il Turista casuale aveva già avuto modo di farvi conoscere in passato. Accanto alla chiesa di San Lorenzo, costruita a strapiombo sul fiume Cherio, si trovava il castello. Probabilmente si doveva trattare di un castello-ricetto come quelli vicini di Pontoglio e Cividate e doveva essere stato costruito prima della battaglia delle Grumore del 1156. In seguito alla Battaglia della Malamorte del 1191, Palosco, come Mura, passarono sotto la giurisdizione civile ed ecclesiastica di Brescia. Dal 1237 Palosco tornò sotto la giurisdizione amministrativa di Bergamo, rimanendo però parte della diocesi di Brescia, condizione che rimane immutata ancora oggi.
Accanto al palazzo comunale, costruito nella vecchia sede del castrum, nel giardino pubblico è possibile osservare quanto resta del mastio, indicato come Torre di Enrico IV. Attualmente il giardino è chiuso al pubblico per lavori di riqualificazione e la foto presentata in questo post è stata scattata qualche anno fa. Il basamento della torre, probabilmente a gradoni, è interrato e la torre presenta due trame murarie distinte, che testimoniano la realizzazione in tempi diversi. Nello specifico, la foto in alto indica la fase più recente: i conci regolari sono la testimonianza di un rifacimento della torre, forse crollata accidentalmente. Il lato settentrionale è quello che si fa risalire al X secolo, costituito da conci in pietra arenaria ben squadrati disposti in corsi regolari.
Speriamo che le indagini archeologiche su questo sito possano arricchire la nostra conoscenza di questo luogo, portando alla superficie altri resti del castrum! Per chi volesse approfondire, il Turista casuale consiglia la lettura di Palosco, evoluzione di un territorio, realizzato dalla banca Credito Cooperativo di Calcio e Covo nel 2008.