Malpaga, un castello avvolto nella magia!

Mentre scrivevo la serie intitolata Il Custode del Castello della Pellagra per la Zona Morta, avevo in mente un posto ben preciso per la descrizione del castello, il castello di Malpaga, dove per diverso tempo ho lavorato come guida. Il famoso maniero appartenuto al capitano generale delle truppe venete Bartolomeo Colleoni, sorge in un luogo isolato, Malpaga, ma piuttosto vicino a Bergamo, che dista circa quindici chilometri. Chi di voi è della zona conoscerà di sicuro questa struttura, così possente all’esterno e bellissima all’interno, ulteriore testimonianza della presenza sul territorio del Condottiero, che qui decise di creare una dimora rinascimentale.
Il castello come si presenta raggiungendolo da Ghisalba. Fonte: http://www.bergamopost.it/pensare-positivo/colleoni-alla-riconquista-delleuropa-un-grande-progetto-rete/

Non tutti sanno che il castello è stato costruito nella seconda metà del XIV secolo: un documento degli anni Ottanta del Trecento testimonia la presenza del maniero, voluto da uno sconosciuto signore ghibellino che lo abbandonò durante le guerre con i Guelfi, combattute anche nella Bassa. Nel 1456, due anni dopo essere diventato capitano generale delle truppe venete, il Colleoni comprò il castello, con l’idea di trasformarlo in una residenza principesca ma mantenne gli elementi difensivi, quali i ponti levatoi e i fossati (in passato erano due). La corte a nord del castello, in passato la piazza d’armi, era utilizzata dalla truppa, la cosiddetta Colleonesca, per esercitarsi, qualora uno scontro fosse impellente.

Malpaga, ingresso meridionale. Fonte: http://www.bergamopost.it/vivabergamo/castello-malpaga-rinascita-gioiello-bergamasco/

Dopo l’acquisto del castello Bartolomeo Colleoni ampliò la struttura, creando delle stanze  negli intercapedini tra le mura, come la famosissima Sala del Banchetto, affrescata da Marcello Fogolino circa quarant’anni dopo la morte del Condottiero. Il ciclo, voluto dai nipoti Alessandro, Giulio ed Estore Martinengo Colleoni, racconta della visita al castello del re Cristiano I di Danimarca ed è stato realizzato nel 1520 circa, lo stesso periodo in cui Girolamo Romanino è impegnato nella decorazione dell’unico cortile a pianta quadrata in cui si celebrano le virtù militari del Colleoni. Un particolare interessante: nell’affresco dell’Assedio di Bergamo la città è sprovvista delle mura venete, che oggi circondano la Città Alta. Non si tratta di una svista del pittore ma le mura verranno costruite successivamente, a partire dal 1580.

 

La torre di nord-ovest e la parte settentrionale verso l’antica piazza d’armi. Fonte: https://www.bergamonews.it/2018/03/31/pasquetta-al-castello-tutte-le-aperture-manieri-borghi-medievali-nella-bassa/279289/

 

Nel primo piano invece si possono ammirare gli affreschi realizzati dai maestri borgognoni mandati dal duca Carlo il Temerario nella fabbrica colleonesca: questo ciclo, che un tempo decorava tutto il piano, è facilmente leggibile nella Sala di Rappresentanza, perché riscoperto negli anni Cinquanta del Novecento durante i lavori di restauro. Se nel piano terra si celebra la figura del “padrone di casa”, nel piano superiore si esalta la vita cortese con scene di caccia, castelli, principesse e cavalieri impegnati a divertirsi…
Potrei continuare per ore ma sono dell’idea che il castello vada visto con i propri occhi, anche perché ci sono moltissime cose di cui non vi voglio parlare! Vi invito ad andare a visitarlo, da marzo il castello riapre!!! Per informazioni http://www.castellomalpaga.it/en/ .
Bibliografia.
  • Rosina, Elisabetta, Il castello di Malpaga: contributi di ricerca e didattica per la conservazione, Cinisello Balsamo, Silvana Editore, 2008.

2 Risposte a “Malpaga, un castello avvolto nella magia!”

  1. Continua a parlarne, per favore… per ore se vuoi!é davvero avvincente, e siccome io sono in Messico le mie possibilitá di andarlo a vedere sono… bé, scarsette!

I commenti sono chiusi.