Su Luca Cattapane, pittore cremonese

La passione del Turista casuale per gli artisti poco conosciuti ai più è ormai nota e in questo brevissimo post, che serve solo da appunto su cui improntare ulteriori ricerche, si vuole parlare di Luca Cattapane, pittore cremonese documentato alla fine del Cinquecento.

Dell’artista si ignorano sia la data di nascita che quella di morte, che si suppone essere avvenuta nel 1599, è conosciuta una formazione presso la bottega di Vincenzo Campi (documentata dal fratello Antonio) e, come evidenziato da Marco Tanzi in Da Lattanzio Gambara a Luca Cattapane, la capacità di quest’ultimo di assimilare la maniera degli altri pittori. Sia il Tanzi, ma prima di lui anche lo Zaist e il Grasselli, avevano evidenziato questa sua attitudine, partendo dalla Deposizione di Cristo nel sepolcro, opera di Lattanzio Gambara per la chiesa cremonese di San Pietro al Po a cui il Cattapane aveva aggiunto ai lati Giuseppe d’Arimatea e una donna piangente, senza alterare la totalità del dipinto.

Vicino al naturalismo appreso dal Campi e al linguaggio manieristico del Gambara, Luca Cattapane accosta un espressionismo tipico di molti pittori cremonesi di secondo Cinquecento, come i Mainardi, specialmente con Marcantonio, ma sono anche note riflessioni su linguaggi artistici forestieri, come nella bella pala conservata alla Pinacoteca Ala Ponzone.

Madonna con Bambino e i santi Francesco e Liborio, fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Cattapane

Mario Marubbi, nell’analisi del dipinto, mentre in luce i rimandi a opere di matrice carraccesca, che anche se non palesemente copiati, si sono posti per il pittore come degli spunti da cui partire: nello specifico il conservatore dell’Ala Ponzone fa notare che la Vergine con Gesù Bambino in gloria sono stati presi dal medesimo gruppo della Pala di San Luca di Annibale Carracci al Louvre, mentre il san Francesco sarebbe stato ispirato dallo stesso soggetto presente nella Pala Bargellini di Ludovico Carracci della Pinacoteca Nazionale di Bologna. In un momento storico in cui la vitalità del linguaggio artistico cremonese sembrava essersi affievolito dopo la morte dei fratelli Campi, Luca Cattapane sembra essere davvero un artista da riscoprire e rivalutare, specialmente considerando la sua apertura verso gli altri stilemi artistici.

Nei Quesiti Caravaggeschi Roberto Longhi lo definiva

Il piccolo Caravaggio mancato

avendo osservato la Decollazione del Battista ora nella chiesa cremonese di Santa Maria Maddalena: la scena avvolta nel buio della notte conferisce drammaticità, il volto del Battista sofferente illuminato dalla torcia, la muscolatura evidenziata dell’aguzzino e il muto sgomento degli astanti fanno davvero pensare ad un’opera del Merisi e ad una comune sensibilità.

La Decollazione del Battista nel chiesa di Santa Maria Maddalena, si ringrazia per gentile concessione il Cacciatore d’arte

In conclusione, si ringrazia Marco Tanzi per le indicazioni di partenza: che siano di buon auspicio per una rinnovata ricerca!

Per rimanere sempre aggiornato sulle novità del Turista casuale, iscriviti alla newsletter!

Pubblicato da Roberta Lilliu

Il Vademecum del turista casuale nasce da un' idea di Roberta Lilliu, storica dell'arte. Dopo aver concluso i suoi studi e avendo constatato che quello che la incuriosiva era ancora tantissimo, ha deciso di continuare a studiare in modo irregolare. Attualmente collabora con la Proloco di Soncino e la Terza Università della CGIL di Bergamo, ha collaborato con il Castello di Malpaga e la rivista Valle dell'Oglio Magazine