E’ Natale!!! Tre Natività a confronto

Anche se il clima politico mondiale non è per niente festoso, siamo di nuovo alla vigilia  del Natale, festività cristiana che per me ha sempre significato la rinascita della speranza per un mondo più equo e rispettoso. La nascita di Gesù è sempre stato un tema importante nell’iconografia cristiana e oggi vorrei parlare di tre opere, diverse fra loro per il contesto culturale in cui sono state realizzate, che a me sono sempre piaciute molto.

Polittico di Santa Maria Maddalena, Galeazzo Campi e Tommaso Aleni detto il Fadino, chiesa di Santa Maria Maddalena, Cremona. Nello scomparto centrale è ben visibile una Natività

La prima opera che prendo in esame è conservata presso la chiesa cremonese di Santa Maria Maddalena: l’edificio ospita al suo interno diversi dipinti provenienti anche da altre chiese della città, ma quello che mi interessa farvi conoscere è un polittico realizzato, secondo la scheda del catalogo della Fondazione Zeri, fra il 1497 e il 1526 da Galeazzo Campi (padre di Giulio, Antonio e Vincenzo) e Tommaso Aleni detto il Fadino. I vari scomparti ospitano figure di santi, le Storie della Maddalena e le Storie di san Clemente (primo dedicatario della chiesa) e, in quello centrale, la Natività di Gesù. Quest’ultimo viene realizzato da Galeazzo, vissuto fra il 1477 e il 1536, che in questo caso unisce una spazialità di sapore duereriano ad un colore caldo e sensuale, caratteristico della pittura veneta di Giorgione e Tiziano, conosciuto grazie a Boccaccio Boccaccino, attivo nella cattedrale della città.

Il Polittico delle Grazie di Vincenzo Foppa, ora a Brera ma pensato per la chiesa bergamasca di Santa Maria delle Grazie. Fonte; http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/RL480-00058/

Anche la seconda opera di cui ho intenzione di parlare è un polittico: conservato a Brera, era stato realizzato da Vincenzo Foppa nel primo decennio del Cinquecento per la chiesa bergamasca di Santa Maria delle Grazie, fondata mezzo secolo prima da san Bernardino da Siena. Il polittico, portato nel museo milanese in seguito alle soppressioni napoleoniche (accanto alla chiesa, tuttora esistente, si trovava un convento francescano che ora non esiste più), è composto da due registri; solo osservando con attenzione nelle predelle è facile notare la Nascita di Cristo. Vincenzo Foppa, artista bresciano attivo anche a Milano nella Cappella Portinari, è stato un innovatore della pittura lombarda. Attento alla realtà che lo circondava, l’ha portata nei suoi soggetti, facendo in modo che il realismo divenisse l’elemento pittorico fondante della scuola lombarda fino all’epoca di Caravaggio, A differenza del polittico di Cremona, quello che colpisce del Polittico delle Grazie è la presenza dello sfondo dorato, elemento che si può ritrovare in molte altre opere di scuola lombarda della seconda metà del Quattrocento.

Natività con i santi Rocco e Sebastiano, Lorenzo Lotto, 1525, chiesa di San Giorgio, Credaro, Bergamo
Con l’affresco di Lorenzo Lotto si fa un salto di circa vent’anni: la Natività viene dipinta dall’importantissimo artista nella chiesa parrocchiale di Credaro, in Valcalepio, nel 1525, prima di lasciare il territorio bergamasco. A differenza delle altre due opere, i personaggi della Natività del Lotto sono molto dinamici: san Giuseppe sembra intavolare un dialogo con san Rocco, presente nella rappresentazione con san Sebastiano, che osserva incuriosito. I colori molto forti ricordano la provenienza veneziana del Lotto che, non trovando spazio nella città lagunare, si sposta nell’entroterra della Serenissima, fino ai suoi confini, dove lascia opere straordinarie.
Concludo augurando a tutti un felice Natale, sperando che questi momenti terribili possano diventare al più presto solo dei brutti ricordi!
P.S. Se dopo le grandi abbuffate aveste voglia di farvi una bella passeggiatina rigenerante, vi consiglio caldamente quanto viene proposto dall’Accademia Carrara di Bergamo: tutte le indicazioni QUI!!!