La chiesa di San Paolo e Santa Caterina a Soncino: un edificio da valorizzare!

La beata Stefana Quinzani a Soncino ha lasciato diverse tracce del suo passaggio e una di queste è la chiesa di San Paolo e Santa Caterina, collocata fuori Porta San Rocco, accesso occidentale da cui parte la strada che da Soncino conduce a Milano. La chiesa, nelle sue fattezze odierne, risulta essere mutilata: rimane infatti solo la chiesa destinta alle monache, già in passato trasformata nella cappella privata dei nobili Galantino, che avevano il palazzo di famiglia proprio davanti al convento delle Domenicane. La chiesa pubbica del complesso non esiste più, perché trasformata in sala teatrale e il convento attualmente ospita l’oratorio.

L’ingresso della chiesa di San Paolo

Si accede all’edificio dal fianco meridionale e quello che colpisce della piccola chiesa sono i monumenti funebri dei Galantino, fra cui spicca quello del conte Francesco, autore di una Storia di Soncino (facilmente reperibile su GoogleBook) e pittore dilettante. La chiesa, composta da una sola navata coperta da una doppia volta ad ombrello, conserva al suo interno una tela di Grazio Cossali, probabilmente pensata per la chiesa pubblica: la Conversione di san Paolo, dipinto dalla composizione molto dinamica realizzato dall’artista orceano nel 1597.

La Conversione di san Paolo di Grazio Cossali

Al di sopra dell’altare maggiore invece si trova una Crocifissione, realizzata dal pittore lodigiano Francesco Carminati, già molto attivo nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. La Crocifissione, che risale al 1530 circa, è una delle prime opere in cui la beata Stefana è rappresentata a ridosso della sua morte. Accanto all’affresco, alla destra di chi guarda, si trova la copia in stucco del primo sepolcro della fondatrice, che si trovava nella chiesa pubblica. Attualmente, dopo diverse traversie, le spoglie della beata Stefana riposano nella chiesa di San Giacomo, luogo che l’aveva vista prendere i voti come terziaria domenicana.

La Crocifissione con la Vergine, san Paolo, san Giovanni Evangelista e la beata Stefana

Si spera che presto vengano reperiti i fondi per un restauro dell’interno dell’edificio, davvero interessante ed escluso dai circuiti più popolari del borgo murato di Soncino.

Per saperne di più

. Marubbi, Mario, Soncino arte e monumenti, Grafiche Europa snc, Cremona, 2007, pp. 124-125.

. Suggerisco agli interessati la lettura della scheda tecnica dell’ opera del Cossali qui citata in Soncino. Catalogo dei dipinti pp. 188-190.

Pubblicato da Roberta Lilliu

Il Vademecum del turista casuale nasce da un' idea di Roberta Lilliu, storica dell'arte. Dopo aver concluso i suoi studi e avendo constatato che quello che la incuriosiva era ancora tantissimo, ha deciso di continuare a studiare in modo irregolare. Attualmente collabora con la Proloco di Soncino e la Terza Università della CGIL di Bergamo, ha collaborato con il Castello di Malpaga e la rivista Valle dell'Oglio Magazine